Spurgo Fogne Roma Autospurgo Disinfestazioni Videoispezioni Roma https://www.ekotorre.it Spurgo Fogne Roma Autospurgo Disinfestazioni Videoispezioni Roma Thu, 15 Apr 2021 10:35:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.6 Mai buttare l’olio nel lavandino o nel wc. Ecco perchè https://www.ekotorre.it/buttare-olio-lavandino-wc/ Thu, 15 Apr 2021 10:35:21 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2461 Dopo aver fritto, o aperto un barattolo di tonno o magari di carciofini che fine fa l'olio che rimane? Nel 90% dei casi finisce dritto dritto nello scarico del lavandino o del wc. Una pratica assolutamente dannosa perchè non solo si danneggiano le tubature, aumentando il rischio di intasare gli scarichi, ma si crea un grande [...]

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Dopo aver fritto, o aperto un barattolo di tonno o magari di carciofini che fine fa l’olio che rimane? Nel 90% dei casi finisce dritto dritto nello scarico del lavandino o del wc. Una pratica assolutamente dannosa perchè non solo si danneggiano le tubature, aumentando il rischio di intasare gli scarichi, ma si crea un grande danno all’ambiente.

L’olio esausto provoca seri danni all’ambiente

Si stima che in Italia vadano a finire nel terreno circa 200.000 tonnellate di olio per frittura esausto, ossia circa 5 Kg pro capite annui. Se non smaltito correttamente l’olio rende sterile il terreno su cui viene versato e la terra, diventando impermeabile, non permette alle piante di assumere sostanze nutritive. Se versato nei fiumi e nei mari, l’olio forma una pellicola impermeabile in superficie impedendo alla flora e alla fauna acquatica lo scambio di ossigeno acqua-aria. Danni non minori se raggiunge falde acquifere profonde, in questo caso l’acqua non è più potabile.

Tubature danneggiate e ostruite

L’olio non è una sostanza biodegradabile. L’errore comune è pensare che essendo un prodotto alimentare derivante da frutti o semi, possa disciogliersi naturalmente a contatto con l’acqua. In realtà gli oli, sia vegetali che animali, una volta finiti nel lavello vanno a distribuirsi sulle pareti dei tubi di scarico, fungendo da collante che trattiene altri residui alimentari. In questo modo nel tempo si creano dei veri e propri tappi che ostruiscono il passaggio dell’acqua danneggiando le tubature, e rendendo necessario l’intervento di ditte di autospurgo specializzate.

Corretto smaltimento dell’olio esausto

Una volta utilizzato l’olio esausto va raccolto in contenitori e bottiglie di plastica per poi essere conferito presso le isole ecologiche o, laddove presenti, direttamente all’interno di appositi punti di raccolta.

Come avviene la disostruzione

Ekotorre dispone di autocarri dotati di canal jet per la disostruzione e la pulizia delle colonne e della rete fognaria, che si esegue con l’ausilio di auto-spurgo e operatori specializzati. La disostruzione avviene attraverso il canal jet (attrezzatura che utilizza l’acqua ad altissime pressioni) che permette di eliminare ogni tipo di ostruzione della conduttura. Sempre con l’ausilio del canal jet, e apposito sondino di precisione, è possibile disostruire anche tubazioni di piccole dimensioni, come scarichi di lavandini o lavatrici.

Come avviene l’aspirazione della fossa biologica

Le aspirazioni delle fosse biologiche vengono effettuate con auto-spurgo con elevate capacità di trasporto carico. Il carico viene sempre accompagnato dal Formulario Identificazione Rifiuti (FIR) e successivamente portato presso i depuratori autorizzati per destinarlo al trattamento previsto.

Cos’è il FIR?

Per avere la certezza che la ditta di autospurgo a cui ci si è affidati operi secondo legge, ed evitare una denuncia penale nel caso di non corretto smaltimento, è importante che la stessa faccia compilare al proprietario di casa il Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) rilasciandogli la prima copia.
Il FIR è un documento che accompagna il trasporto dei rifiuti e contiene tutte le informazioni utili a risalire al tipo di rifiuto, alla sua provenienza, al soggetto che lo trasporta e al luogo di destinazione. Successivamente il committente, riceverà la “quarta copia” del Formulario, che attesta l’avvenuto smaltimento del rifiuto e che dovrà conservare per 5 anni.

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Rivolgiti ad Ekotorre il costo autospurgo della nostra azienda è il più competitivo del mercato ed offriamo un servizio pulizia fogne con un ottimo rapporto qualità-prezzo e senza sorprese finali. La nostra struttura aziendale vanta un ampio parco macchine con auto-spurghi di piccole e grandi dimensioni. Grazie alla svariata tipologia di autocarri a disposizione, alla reperibilità giorno e notte, siamo in grado di intervenire per risolvere ogni problematica. Pronto intervento anche in zona ZTL.

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Blatte e scarafaggi: come evitare un’infestazione in casa https://www.ekotorre.it/blatte-scarafaggi-evitare-infestazione-casa/ Fri, 09 Apr 2021 09:41:43 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2455 Per evitare ospiti indesiderati quali blatte e scarafaggi, non solo poco gradevoli alla vista ma anche estremamente pericolosi per la salute di tutta la famiglia, è bene avere cura della propria abitazione sia in termini di pulizia che di igiene. Il famoso detto “prevenire è meglio che curare” vale anche in questo caso poiché [...]

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Per evitare ospiti indesiderati quali blatte e scarafaggi, non solo poco gradevoli alla vista ma anche estremamente pericolosi per la salute di tutta la famiglia, è bene avere cura della propria abitazione sia in termini di pulizia che di igiene.

Il famoso detto “prevenire è meglio che curare” vale anche in questo caso poiché se si interviene per tempo è possibile scongiurare l’infestazione, ma se si lascia correre e non si affronta subito il problema una volta avvenuta la nidificazione è quasi impossibile intervenire se non con un’attività di disinfestazione svolta da professionisti del settore.

Pulizia: la prima arma di prevenzione

Fin dal primo avvistamento dell’insetto, all’interno dell’abitazione o nelle parti comuni dell’edificio, è fondamentale adottare immediatamente tutte le precauzioni del caso per evitare di dover fare i conti con una vera e propria invasione.

Blatte e scarafaggi approfittano della mancata pulizia anche solo di una limitata e nascosta zona dell’appartamento o dell’edificio per farne un nido tranquillo dove deporre le proprie uova (ovoteche).
Per prevenire la nidificazione è importante mantenere pulita la propria casa con particolare attenzione ai punti dove è più difficile arrivare con scope o altro, ad esempio dietro ai mobili e sotto ai letti, all’interno di dispense e armadi, nello zoccolo della cucina, sotto il lavello. È altresì importante avere maggiore attenzione nella pulizia di cucina, bagno e in ogni altro luogo dove cibo e acqua sono facilmente disponibili. È buona norma, inoltre, non lasciare cibi aperti, piatti sporchi durante la notte, briciole e residui di cibo sul pavimento, immondizie non chiuse ermeticamente all’interno dell’abitazione.

Sospetta infestazione: cosa fare

In caso di avvistamento di uno o più parassiti in casa o nell’edificio è mi portante sapere come intervenire per evitare che la situazione sfugga di mano, trovandosi presto a che fare con una vera e propria invasione. Per questo è bene affidarsi fin da subito ad esperti del settore che seguendo alcune procedure specifiche sono in grado di rilevare il grado e l’entità dell’infestazione, individuare con precisione la specie di insetto da combattere (fase importante per la scelta del trattamento da effettuare), e passare all’azione per eliminare l’infestazione.

Leggi anche Disinfestazione rete fognaria a Roma

Fasi di intervento:

Ekotorre è una delle prime aziende di disinfestazione operanti sul territorio di Roma e provincia. Negli ambienti interni Ekotorre utilizza prevalentemente prodotti in micro-emulsione acquosa e privi di solventi per garantire una maggiore sicurezza alle persone che frequentano i locali trattati. Nel caso di infestazioni di blatte, a detti prodotti vengono affiancati anche appositi gel che sono di utilizzo specifico e garantiscono risultati molto soddisfacenti. Ad inizio intervento al cliente viene consegnata la scheda di sicurezza del prodotto e contestualmente le linee guida sul comportamento da seguire dopo l’intervento. Il numero e la tipologia degli interventi necessari a risolvere il problema variano a seconda del grado di infestazione dell’ambiente. 

L’azione di disinfestazione negli ambienti interni si articola in più fasi:

  1. Sopralluogo (gratuito): Su indicazione del cliente il tecnico ispeziona in maniera accurata l’ambiente interno oggetto di infestazione, individuando possibili sorgenti e le cause dell’infestazione. In fase di ispezione il tecnico è in grado di identificare la specie e il grado di infestazione dell’area.
  2. Disinfestazione: Attraverso l’impiego di prodotti stananti, gli insetti sono costretti ad uscire dai loro rifugi (retro elettrodomestici, lavelli, battiscopa, prese elettriche, carta da parati, crepe del legno muro, infissi, etc.) e a venire in contatto con i prodotti insetticidi (prodotti certificati e approvati dal Ministero della Salute a Presidio Medico Chirurgico). L’alto potere abbattente delle sostanze, unito al loro basso livello di tossicità, rende immediata ed efficace l’azione disinfestante garantendo al tempo stesso l’incolumità di persone e animali che vivono gli ambienti. Quando l’infestazione appare particolarmente estesa vengono utilizzati particolari prodotti in microcapsule a sospensione acquosa che consentono un lento rilascio del principio attivo ed un’azione residuale protratta nel tempo.
  3. Monitoraggio: Ultima per ordine ma fondamentale per l’importanza che riveste è la fase del monitoraggio. Con insetti particolarmente tenaci (come le blatte), è quasi sempre necessario un secondo trattamento a distanza di un mese per evitare la sopravvivenza dei nuovi nati che erano ancora uova durante il primo trattamento. Sterminarli sul nascere vuol dire evitare una nuova infestazione e l’innesco di un secondo ciclo di infestazione. Il continuo monitoraggio dell’area verifica l’insorgenza di un eventuale reinfestazione.

Tipologie di intervento

A seconda della tipologia di insetto da trattare e del grado di infestazione degli ambienti interni, utilizziamo diverse tipologie di intervento.

  1. Trattamento con gel
    Il metodo più efficace e meno invasivo per il trattamento degli interni è senza dubbio quello che prevede l’impiego di gel insetticida che si distribuisce nei punti critici di infestazione e lungo i camminamenti degli insetti. Questo gel è un attrattivo alimentare, attivato con una molecola insetticida il cui contenuto risulta praticamente innocuo per gli esseri umani ma letale per gli insetti. Il gel viene trasportato nel nido dove avviene la distribuzione del cibo tra gli esemplari della colonia. Attraverso un corretto posizionamento del gel (possibile solo con un operatore esperto) è possibile raggiungere risultati eccellenti.
  2. Nebulizzazione
    È un trattamento ad alta tensione di vapore che agisce su uova, larve e adulti di insetti, con azione abbattente immediata per contatto diretto. Attraverso specifiche attrezzature professionali il prodotto viene vaporizzato in forma di soluzione acquosa e il principi attivo rilasciato. I prodotti utilizzati si degradano rapidamente e totalmente rendendoli rispettosi dell’ambiente.
  3. Lampade a raggi UV
    Nelle aziende del settore alimentare (come macellerie, salumifici, caseifici, pastifici, panifici, dolciarie e conserviere etc.), in quelle che operano nel settore di distribuzione e vendita (supermercati, negozi alimentari, grandi magazzini, bar, ristoranti, mense etc.), come anche nelle industrie farmaceutiche, e più in generale negli ambienti interni in cui avviene la trasformazione di generi alimentari utilizziamo lampade a raggi UV. Questi dispositivi sfruttano un innovativo sistema di attrazione degli insetti tramite la tecnologia dei neon a luce UV e la piastra collante abbinata ne permette la cattura.

Prodotti autorizzati dal Presidio Medico Chirurgico

I prodotti utilizziati da Ekotorre sono tutti registrati presso il Ministero della Salute e sono in possesso di Presidio Medico Chirurgico. Sono normalmente in microemulsione acquosa e privi di solventi, proprio per una sicurezza maggiore delle persone che vivono negli ambienti trattati.

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Sanificazione degli ambienti in cui ha soggiornato un Caso Covid-19 https://www.ekotorre.it/sanificazione-ambienti-caso-covid-19/ Wed, 03 Mar 2021 11:45:16 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2445 Il Ministero della Salute ha chiarito che negli ambienti non sanitari, dove abbiano soggiornato casi confermati di Covid-19, o ambienti potenzialmente esposti, occorre, prima che vengano nuovamente utilizzati, procedere ad opportuna sanificazione. PULIZIA, DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE NON VANNO CONFUSI La parola sanificazione è sinonimo di pulizia più disinfezione. Consiste in tutte quelle operazioni che [...]

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Il Ministero della Salute ha chiarito che negli ambienti non sanitari, dove abbiano soggiornato casi confermati di Covid-19, o ambienti potenzialmente esposti, occorre, prima che vengano nuovamente utilizzati, procedere ad opportuna sanificazione.

PULIZIA, DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE NON VANNO CONFUSI

La parola sanificazione è sinonimo di pulizia più disinfezione. Consiste in tutte quelle operazioni che permettono di eliminare ogni germe patogeno presente, con vari prodotti e tecniche, ma soprattutto con disinfettanti a base di sostanze chimiche che attaccano gli agenti patogeni e riescono a distruggerli.

Il primo passaggio da eseguire è dunque la pulizia degli ambienti, ossia il procedimento atto a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti chiusi è quindi l’operazione che consente di rendere le superfici visibilmente pulite. Dopo una corretta pulizia delle superfici si procede alla disinfezione, ovvero al complesso di procedimenti e operazioni atti a sanificare determinati ambienti mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni.

PRODOTTI PER LA PULIZIA E DISINFETTANTI

I prodotti per la pulizia includono sapone liquido, detergenti enzimatici e detersivi. Essi rimuovono il materiale organico (es. sporco, fluidi corporei, ecc.) e sospendono il grasso o l’olio. Questo viene fatto combinando il prodotto di pulizia con l’acqua e utilizzando l’azione meccanica (es. strofinamento e frizione). Per la maggior parte delle procedure di pulizia ambientale, vanno utilizzati detergenti neutri (pH 6-8) facilmente solubili in acqua calda e fredda. I disinfettanti servono solo per la disinfezione dopo la pulizia e non sono sostituti della pulizia, a meno che non si tratti di prodotti disinfettanti-detergenti combinati. Prima della disinfezione, va utilizzato un prodotto di pulizia per rimuovere tutto il materiale organico e lo sporco.

ATTENZIONE ALLE AREE COMUNI E AI PUNTI DI CONTATTO 

Nelle strutture non sanitarie e nelle collettività particolare considerazione dovrebbe essere data all’applicazione di misure di pulizia e disinfezione nelle aree comuni (bagni, sale, corridoi, ascensori, ecc.) come misura preventiva generale durante tutta l’epidemia di COVID-19. Inoltre, devono essere tenuti di conto gli oggetti che vengono toccati frequentemente, come maniglie, pulsanti degli ascensori, corrimano, interruttori, maniglie delle porte, ecc.

COME TRATTARE GLI AMBIENTI IN CUI HA SOGGIORNATO UN CASO COVID-19

Per le stanze o le aree specifiche esposte ai casi di COVID-19 l’Istituto Superiore di Sanità ha fornito indicazioni precise:

  • Garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti, in maniera naturale aprendo le finestre e i balconi per circa 1 ora, e successivamente accuratamente pulito con un detergente neutro.
  • Eseguire la disinfezione delle superfici che si sporcano con secrezioni respiratorie o altri fluidi corporei della persona o delle persone malate o sospette, ad esempio toilette, lavandini e vasche da bagno con una soluzione disinfettante per uso domestico ipoclorito di sodio (cioè equivalente a 1000 ppm) contenente lo 0,1% di cloro attivo.
  • Risciacquare con acqua pulita dopo 10 minuti di contatto con il cloro.
  • Quando l’uso dell’ipoclorito di sodio non è adatto (es. telefono, apparecchiature di controllo a distanza, maniglie delle porte, pulsanti dell’ascensore, ecc.) utilizzare alcol etilico al 70% V/V.
  • Quando possibile, usare solo materiali di pulizia monouso.
  • Se necessario, disinfettare adeguatamente gli attrezzi per la pulizia non porosi con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5% di cloro attivo o secondo le istruzioni del produttore prima dell’uso per altri ambienti.
  • Per superfici porose come moquette e tappeti, rimuovere la contaminazione visibile, pulire con detergenti e disinfettanti appropriati secondo le istruzioni del produttore (20).
  • Raccogliere la biancheria sporca in contenitori chiusi (sacchi o sacconi in carrelli) scuotendola il meno possibile nell’ambiente prima dell’inserimento nel sacco e dell’invio all’impresa qualificata addetta al lavaggio e alla sanificazione.
  • Nel caso in cui il servizio di lavanderia sia fornito da una impresa esterna, sostituire la biancheria da letto e da bagno utilizzata con biancheria sanificata da impresa qualificata (es. dotata di certificazione UNI EN 14065:2016 Tessili trattati in lavanderie).

Nel caso la teleria sia lavata all’interno della struttura, lavare tutti i tessuti (es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda (60°C o più per almeno 30 minuti) e con l’aggiunta di comune detersivo per il bucato. Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda a causa delle caratteristiche dei tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione sviluppati appositamente per l’uso su tessuti).

Gli articoli monouso (asciugamani di carta, guanti, maschere, fazzoletti) devono essere messi in un contenitore con coperchio e smaltiti secondo le procedure della struttura alberghiera e le norme nazionali per la gestione dei rifiuti

In generale, le aree pubbliche in cui un caso confermato COVID-19 ha trascorso un tempo minimo non hanno bisogno di pulizia straordinaria.

Il personale dedicato alla pulizia ambientale degli spazi pubblici frequentati da una persona sospetta o confermata COVID-19 deve indossare i dispositivi medici e i DPI:

  • mascherina chirurgica;
  • grembiule in plastica uniforme e monouso;
  • guanti;
  • occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o sostanze chimiche); § stivali o scarpe da lavoro chiuse.

L’igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta dopo aver rimosso guanti o maschera.

I materiali di scarto prodotti durante la pulizia devono essere collocati in un sacchetto separato e ben chiuso, che può essere smaltito con la spazzatura indifferenziata.

CASO COVID-19 IN AMBIENTE DOMESTICO, COME PROCEDERE

In ambito domestico si devono comunque rispettare due tempi d’intervento: uno dedicato alle lenzuola e alla biancheria e uno per la pulizia e disinfezione dei locali. Per la pulizia di una stanza domestica in cui è stato isolato un paziente COVID-19, si applicano le stesse procedure descritte sopra.

La stanza dovrebbe essere prima di tutto arieggiata bene in maniera naturale con aria fresca per almeno 1 ora, e successivamente accuratamente pulito con un detergente neutro, seguito dalla disinfezione delle superfici utilizzando un disinfettante efficace contro i virus. Si consiglia l’uso di attrezzature per la pulizia monouso.

Per le pulizie quotidiane delle abitazioni, una particolare attenzione deve essere posta alle superfici toccate più frequentemente (es. porte, maniglie delle porte, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, telefoni cellulari, tastiera, telecomandi e stampanti). Utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcol etilico al 70% V/V o con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici (es. la candeggina sul mercato è generalmente al 5% o al 10% di contenuto di cloro), e allo 0,1% di cloro attivo per tutte le altre superfici da pulire, tenendo in considerazione la compatibilità con il materiale da detergere, l’uso e l’ambiente. I detergenti a base di cloro non sono utilizzabili su tutti i materiali (21).

Rispettare i seguenti criteri per la cura della biancheria e delle lenzuola:

  • Non agitare le lenzuola e la biancheria durante il cambio.
  • Non appoggiare le lenzuola e la biancheria al corpo.
  • Trasporto di lenzuola e biancheria da lavare in lavatrice senza deposito intermedio nella stanza.
  • Lavare tutti i tessuti (es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda a 60°C per almeno 30 minuti con un comune detersivo per il bucato. Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda a causa delle caratteristiche dei tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione sviluppati appositamente per l’uso su tessuti).

La persona che pulisce dovrebbe indossare guanti e una maschera chirurgica.

L’igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta dopo aver rimosso guanti o maschera.

I materiali di scarto prodotti durante la pulizia devono essere collocati in un sacchetto separato e ben chiuso, che può essere smaltito come rifiuti indifferenziati.

OPZIONI DI SANIFICAZIONI PER TUTTI I TIPI DI LOCALE

Durante la pandemia di COVID-19 anche nei locali senza casi confermati COVID-19 è consigliato:

  • Usare attrezzature diverse per pulire spazi frequentati dal pubblico e spazi per i dipendenti.
  • Pulire frequentemente le superfici più toccate (almeno giornalmente se possibile). Esempi di queste superfici sono maniglie e barre delle porte, delle finestre, sedie e braccioli, tavoli, interruttori della luce, corrimano, rubinetti dell’acqua, pulsanti dell’ascensore, ecc.

L’uso di un detergente neutro per la pulizia di superfici in locali generali (vale a dire non per i locali che sono stati frequentati da un caso sospetto o confermato di COVID-19) dovrebbe essere sufficiente.

La pulizia di servizi igienici pubblici, lavandini del bagno e servizi igienici utilizzati da più persone (es. nei centri commerciali, stazioni ferroviarie, aeroporti, ecc.) devono essere eseguiti con cura. Considerare l’uso di un disinfettante efficace contro virus, come le soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo 0,1% di cloro attivo o altri prodotti virucidi autorizzati seguendo le istruzioni per l’uso fornite dal produttore.

Il personale impegnato nella pulizia ambientale deve indossare i dispositivi medici e i DPI durante le attività di pulizia. L’utilizzo del solito set di DPI (es. uniforme – che viene rimossa e lavata frequentemente in acqua calda – e guanti) è sufficiente per la protezione durante la pulizia dei locali generali.

Il materiale di pulizia deve essere adeguatamente pulito alla fine di ogni sezione di pulizia. L’igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta che vengono rimossi DPI come guanti.

Il materiale di scarto prodotto durante la pulizia deve essere collocato nei rifiuti indifferenziati.

L’IMPORTANZA DI AFFIDARSI A DITTE ABILITATE PER LEGGE

Le disposizioni ministeriali di contrasto alla diffusione del Coronavirus prevedono l’obbligo di sanificazione per molti ambienti, situazione che ha generato un vero e proprio far west nel settore, tra prezzi folli e truffe nei confronti di imprese, condomini ed esercizi commerciali. Cresce la domanda di sanificazioni e cresce l’offerta, con imprese di pulizia abilitate a questo genere di servizi spuntante come funghi dall’oggi al domani. Sanificatori improvvisati che, generando un falso senso di sicurezza, mettono in pericolo la salute dei cittadini oltre a creare anche un danno all’ambiente.

Affidarsi a imprese di sanificazione abilitate e operanti a norma di legge diventa ancor più importante se si pensa che in caso di contagio di un dipendente sul luogo del lavoro, viene meno qualsiasi responsabilità civile o penale del datore di lavoro. Il Governo infatti ha chiarito che il rispetto dei protocolli esclude la responsabilità dell’imprenditore, che quindi eviterebbe contestazioni sia di natura civile che di natura penale nel momento in cui operasse nel pieno rispetto delle leggi. Affidarsi ad imprese di Sanificazione non certificate quindi, può significare nel migliore dei casi svolgere un lavoro inutile, nel peggiore causare danni anche irreparabili a superfici e materiali presenti all’interno dei locali, o anche alla salute delle persone che quei locali li frequentano, oltre a rappresentare un errore che si potrebbe pagare a caro prezzo anche dal punto  di vista giuridico.

IL CODICE ATECO 812910 COME UNICA GARANZIA

Per essere certi di aver affidato la sanificazione nelle mani di aziende competenti basta verificare all’interno della camera di commercio che la società sia iscritta all’interno della 274 come attività di sanificazione con il Codice Ateco 812910, è l’unico documento che attesta giuridicamente che l’azienda svolge regolare attività di sanificazione. Un punto, questo molto importante e che è bene rimarcare perchè spesso al termine del servizio l’impresa rilascia al cliente un attestato volto a certificare l’attività, come fonte di garanzia assoluta anche per il cliente finale, ma non è così perchè l’unica garanzia è fornita dal Certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio con il Codice Ateco 812910 e dove, in base alla Legge 274/97, deve essere ben presente il direttore tecnico dell’azienda.

EKOTORRE  AZIENDA DI SANIFICAZIONI CERTIFICATA OPERANTE A ROMA E PROVINCIA

Qualità dei servizi erogati e sicurezza nei processi di lavoro sono i cardini su si regge EKOTORRE s.r.ltutti i nostri interventi di disinfezione e sanificazione, disinfestazione, derattizzazione e autospurgo  oltre ad essere espletati da personale altamente specializzato, seguono procedure dettagliate consentendo il controllo totale sui processi.

La nostra azienda oltre al possesso dei requisiti di legge necessari allo svolgimento della professione (come riportato nella Visura Camerale codice Ateco 812910) è Certificata UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN 16636:2015.Ekotorre s.r.l è inoltre iscritta all’ANID con il certificato di iscrizione n.0481. L’iscrizione comporta il pieno rispetto del Codice Deontologico dell’Associazione che prevede un’attenzione specifica nei riguardi dei servizi della Disinfestazione e sulla professionalità degli Operatori.

FONTE: RAPPORTO ISS COVID-19-N°20/2020

NON ARRIVATE AL MOMENTO DELL’EMERGENZA. USATE LA PREVENZIONE LA SICUREZZA DI TUTTI DEVE ESSERE AL PRIMO POSTO

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Radici nelle tubazioni delle fognature: come intervenire? https://www.ekotorre.it/fognature-condotte-ostruzione-radici/ Fri, 19 Feb 2021 11:18:25 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2439 Il sistema fognario è formato da una rete di condotte di scarico che in molti casi attraversano giardini e terreni. Può capitare quindi che nel tempo, specie nei disallineamenti dei giunti tra due tronconi di una condotta fognaria, possano farsi spazio radici di piante ed alberi che, favoriti dall’umidità, ramificano nella tubazione provocando ostruzioni [...]

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Il sistema fognario è formato da una rete di condotte di scarico che in molti casi attraversano giardini e terreni. Può capitare quindi che nel tempo, specie nei disallineamenti dei giunti tra due tronconi di una condotta fognaria, possano farsi spazio radici di piante ed alberi che, favoriti dall’umidità, ramificano nella tubazione provocando ostruzioni e favorendo anche l’accumulo di altri detriti che restringono ulteriormente il passaggio delle acque reflue.

I segnali di un’occlusione da radici

Una fognatura che non scarica correttamente e che si intasa di frequente può essere il segnale della presenza di radici all’interno della conduttura. Le principali problematiche che si possono riscontrare in presenza di radici nelle tubazioni sono: cattivi odoriotturazioni, perdita di liquami rotture delle tubazioni con conseguente presenza di umidità sui muri dell’abitazione e aloni di bagnato.

A cosa serve la videoispezione

Attraverso una videoispezione, è possibile ottenere informazioni visive all’interno delle tubazioni verificando il punto esatto in cui le radici si sono infiltrate. L’intervento è eseguito da una telecamera con la quale è possibile rilevare, con la massima rapidità e precisione, qualsiasi ostacolo che con il tempo può interessare le condutture di ogni dimensione.Una volta ottenuto il quadro completo della situazione si passa a valutare il tipo di intervento da eseguire per risolvere la problematica.

Ripristinare la condotta o realizzarne una nuova?

Nel 90% dei casi, si consiglia realizzare una nuova condotta in quanto le radici a distanza di qualche mese tendono a ricrescere e con il tempo possono tornare di nuovo ad intasare le tubazioni.

Esistono però dei casi specifici in cui il cliente preferisce che si intervenga sulla condotta esistente, procedendo alla rimozione delle radici e al ripristino delle condizioni ottimali originarie. A questo punto Ekotorre attraverso una particolare sonda, chiamata Vortex,  o canaljet tagliaradici provvede al risanamento delle parti occluse mediante fresatura delle stesse. Grazie a questo tipo di intervento il ripristino della funzionalità delle condotte è pressoché immediato.

Perchè scegliere la nostra azienda

Per non avere brutte sorprese affidati ad un’azienda seria, contatta Ekotorre. I nostri servizi sono espletati da personale qualificato e a prezzi estremamente convenienti. La nostra azienda effettua interventi h24  7 giorni su 7 a Roma e in tutta la provincia.

In caso di Autospurgo garantiamo il rilascio di tutta la documentazione necessaria (Formulario di Identificazione Rifiuti, autorizzazioni al trasporto ed allo smaltimento dei materiali) ai termini di legge per sollevare il produttore del rifiuto da ogni responsabilità.

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Processionaria del pino, come difendersi https://www.ekotorre.it/processionaria-pino-come-difendersi-disinfestazioni-a-roma-e-provincia/ Tue, 19 Jan 2021 12:04:10 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2430 Con l’arrivo della primavera ci sono buone probabilità di imbattersi nella Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e nella Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea). Questo insetto, che nidifica su pini, cedri, larici e quercie, da adulto si trasforma in una inoffensiva falena ma nello stadio larvale può essere pericoloso per gli esseri umani e addirittura [...]

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Con l’arrivo della primavera ci sono buone probabilità di imbattersi nella Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e nella Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea). Questo insetto, che nidifica su pini, cedri, larici e quercie, da adulto si trasforma in una inoffensiva falena ma nello stadio larvale può essere pericoloso per gli esseri umani e addirittura letale per gli animali, soprattutto per i cani.

Caratteristiche

La Processionaria del pino, come la Processionaria della quercia, è un insetto appartenente alla famiglia delle Notodontidae, ordine dei Lepidotteri. Il suo nome è dato dalla caratteristica “processione” che forma quando si muove in fila indiana insieme a più esemplari. Si nutre di foglie e aghi di pino, ed è capace di distruggere intere foreste. La Processionaria è attiva durante i mesi freddi, mentre in estate si rintana sotto terra protetta da un bozzolo. Solo ad Agosto esce dal terreno trasformandosi in falena e vola alla ricerca di piante dove poter deporre le uova. Ogni esemplare produce circa 300 uova che si schiudono dopo circa 4 settimane. I bruchi vivono in gruppo, nei tipici nidi filamentosi.

Comportamento

Appena avverte un pericolo la processionaria rilascia nell’aria i peli urticanti che ricoprono il suo corpo e la loro forma uncinata gli permette di agganciarsi alla vittima provocando reazioni cutanee, alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie. Il periodo di maggior rischio di contatto con le processionarie inizia a marzo, fase in cui solitamente le larve abbandonano i nidi, e dura almeno fino alla fine di aprile.

Come combatterla

La disinfestazione dei bruchi di processionaria in Italia è obbligatoria dal 2008 e deve essere fatta da professionisti. Ekotorre interviene con diverse metodologie in grado di debellare l’infestazione (seguendo anche le linee guida dettate dai Comuni):

ENDOFUSIONE: si tratta di una tecnica innovativa basata sull’iniezione al tronco di uno specifico principio attivo. Tale sostanza insetticida entra e inizia a circolare all’interno del sistema vascolare della pianta proteggendola per l’intera stagione.

BACILLUS THURIGIENSIS: è un batterio utilizzato nella lotta microbiologica alla Processionaria. L’insetticida biologico viene irrorato sulla pianta e a contatto sulla larva la paralizza, intaccando i suoi centri nervosi.

TRAPPOLE MECCANICHE: si tratta di particolari dispositivi che vengono installati sui tronchi, e catturano gli insetti durante la discesa.

TRAPPOLE AI FERORMONI: i ferormoni sono delle particolari sostanze chimiche che la femmina rilascia durante il periodo dell’accoppiamento per attirare il maschio. Le trappole ai ferormoni hanno l’effetto di confondere il maschio nella ricerca della femmina, evitando quindi l’accoppiamento e la nascita di nuovi insetti. Questo metodo consente di monitorare la riproduzione della processionaria.

RIMOZIONE MECCANICA DEL NIDO: con adeguate protezioni e la giusta strumentazione, tecnici specializzati rimuovono manualmente i nidi della processionaria dagli alberi infestati. Tale intervento va effettuato nel periodo invernale.

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Colonna di scarico condominiale otturata: chi paga? https://www.ekotorre.it/colonna-scarico-condominio-otturata-chi-paga/ Mon, 30 Nov 2020 12:40:12 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2413 Capita assai di frequente che le colonne di scarico condominiali si intasino generando cattivo odore nei bagni e malfunzionamento nel regolare deflusso dei reflui. Nei casi più gravi, specie se si tratta di una conduttura datata, è possibile che si verifichi la rottura vera e propria dei tubi con possibili allagamenti e conseguenti disagi [...]

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Capita assai di frequente che le colonne di scarico condominiali si intasino generando cattivo odore nei bagni e malfunzionamento nel regolare deflusso dei reflui. Nei casi più gravi, specie se si tratta di una conduttura datata, è possibile che si verifichi la rottura vera e propria dei tubi con possibili allagamenti e conseguenti disagi ben più gravi.

Cos’è e come funziona la colonna di scarico

La colonna di scarico è una struttura in muratura contenente tubi e raccordi posti in posizione verticale in un edificio, la cui funzione è quella di convogliare le acque di scarico provenienti dalle unità immobiliari di proprietà esclusiva, per poi consentire il getto nella fossa biologica condominiale o nella fognatura pubblica.

Quando la colonna di scarico è in salute e funziona correttamente, il passaggio delle acque nere, dai punti di deflusso delle acque reflue verso il sistema fognario delle abitazioni o la fossa biologica, avviene in maniera regolare. L’acqua al suo interno scorre per gravità atmosferica, e di conseguenza i liquami scendono nei tubi spinti dal loro stesso peso.

La colonna di scarico si intasa quando all’interno dei tubi si creano delle incrostazioni di calcare, “tappi” di materiale grasso e accumuli di materiale non biodegradabile (assorbenti, salvaslip, salviettine, cottonfioc ecc.), che impediscono il regolare deflusso dell’acqua e dei liquami. Per questo una corretta pulizia della colonna di scarico, e una regolare pulizia della fossa biologica ad opera di ditte specializzate possono evitare situazione che potrebbe comportare una spesa più onerosa per riparare il danno.

Chi paga l’intervento?

La colonna di scarico, in quanto parte integrante dell’impianto fognario condominiale, è parte comune per cui il costo sostenuto per un eventuale intervento di disotturazione o riparazione della stessa, deve essere ripartito tra tutti i condomini le cui pertinenze sono servite dalla colonna di scarico in questione sulla base dei millesimi di proprietà.

Nel dettaglio la misura delle spese è indicata dall’art. 1123 del Codice Civile che fa riferimento a tre criteri:

  1.  criterio di suddivisione delle spese in base ai millesimi di proprietà (primo comma);
  2. criterio di ripartizione in base all’uso, di cui gli artt. 1124 e 1126 rappresentano una specificazione (art. 1123, secondo comma, c.c.);
  3. suddivisione delle spese in ragione di un accordo tra tutti i condòmini (la diversa convenzione di cui al primo comma).

Il terzo comma chiarisce che «qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condòmini che ne trae utilità».

Parliamo in questo caso del cosìdetto condominio parziale, per cui va da se che una colonna di scarico in uso esclusivamente ad una parte dei condòmini qualora necessiti di un intervento di riparazione/disostruzione il costo deve essere sostenuto solamente dai condòmini che la utilizzano, sulla base dei millesimi di proprietà.

Qualora l’intervento venga richiesto in urgenza da un condomino, la fattura verrà poi intestata all’intero condominio.

Come interviene Ekotorre

In caso di malfunsionamento della colonna di scarico, il team Ekotorre interviene effettuando in primis una videoispezione: tramite l’ausilio di una mini telecamera. Una volta individuato in tempi rapidi e con la massima precisione il punto esatto dell’intasamento un tecnico specializzato, attraverso macchine operatrici Canal jet, naspi ad alte pressioni e macchine stasatrici pneumomeccaniche, interviene asportando eventuali corpi estranei presenti all’interno della colonna di scarico. Dopo l’intervento la colonna di scarico sarà di nuovo libera e pulita, tornando alla sua piena funzionalità.

Perchè scegliere la nostra azienda

Per non avere brutte sorprese affidati ad un’azienda seria, contatta Ekotorre. I nostri servizi sono espletati da personale qualificato e a prezzi estremamente convenienti. La nostra azienda effettua interventi h24  7 giorni su 7 a Roma e in tutta la provincia.

In caso di Autospurgo garantiamo il rilascio di tutta la documentazione necessaria (Formulario di Identificazione Rifiuti, autorizzazioni al trasporto ed allo smaltimento dei materiali) ai termini di legge per sollevare il produttore del rifiuto da ogni responsabilità.

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Ozonizzatori ad uso domestico contro il Covid-19, A.N.I.D fa chiarezza https://www.ekotorre.it/ozono-covid-19-non-efficaci/ Tue, 17 Nov 2020 11:46:22 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2401 Cavalcando l'onda dell'emergenza sanitaria in atto, sono centinaia le aziende che propongono online la vendita di Ozonizzatori "contro il Coronavirus". Apparecchiature ad "uso domestico" che attraverso la produzione di ozono, promettono di sanificare gli ambienti e renderli sicuri contro il Covid-19. Il servizio andato in onda il 16 novembre 2020 a "Striscia la Notizia" [...]

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Cavalcando l’onda dell’emergenza sanitaria in atto, sono centinaia le aziende che propongono online la vendita di Ozonizzatori “contro il Coronavirus”. Apparecchiature ad “uso domestico” che attraverso la produzione di ozono, promettono di sanificare gli ambienti e renderli sicuri contro il Covid-19. Il servizio andato in onda il 16 novembre 2020 a “Striscia la Notizia” (guarda il video), ha fatto luce su questa assurda situazione, che anche noi abbiamo denunciato più volte sul blog e sui nostri canali social. Un grave problema che mette a repentaglio la sicurezza delle persone, e che danneggia un intero settore fatto di aziende che operano da anni nelle disinfezioni/sanificazioni con competenza e professionalità.

Sull’efficacia dell’ozono come metodo sanificante si è espresso anche il presidente dell’A.N.I.D., dott. Marco Benedetti:

L’ECHA che regolamenta le autorizzazioni per l’utilizzo delle sostanze chimiche in Europa, non ha valutato quindi autorizzato l’impiego dell’ozono come disinfettante o sanificante. Non può quindi vantare attività sanificanti o disinfettanti nei confronti del Sars Cov 2. L’Istituto superiore di Sanità nel rapporto del 23 luglio 2020 ha specificato le modalità per l’utilizzo professionale dell’Ozono. Ad oggi l’efficacia dell’Ozono è comprovata nel settore alimentare, nella disinfezione delle acque, nella disinfezione degli impianti aerei, ed è autorizzato soprattutto in campo medico per l’ozonoterapia.

Ekotorre ha sempre specificato ai propri clienti di non svolgere alcun servizio di sanificazione utilizzando esclusivamente l’ozono. La sanificazione va effettuata seguendo tre fasi specifiche che vedono l’ozono come intervento finale, aggiuntivo e non obbligatorio (finalizzato a deodorare e igienizzare l’aria oggetto di intervento):

  • Pulizia accurata degli ambienti mediante asportazione meccanica dello sporco utilizzando detergenti specifici. Al termine della pulizia si esegue il risciacquo completo delle superfici per eliminare i detergenti utilizzati.
  • Disinfezione effettuata con diverse metodologie di intervento e attrezzature, a seconda del tipo di ambiente da trattare:
    – Uffici: Spugnatura delle superfici con Ipoclorito di Sodio o Perossido di Idrogeno.
    – Magazzini: Disinfezione con nebulizzatori ULV o Termonebioggeni.
    – Ambienti Sanitari: Trattamento delle superfici con spugnatura.
    – Negozi: Intervento in base alla tipologia di merce contenuta all’interno.
    – Condomini: Nebulizzazione con pompe elettriche a bassa pressione con ugello antideriva che eroga su pavimenti un prodotto detergente sanificante, spugnatura per la disinfezione dei maggiori punti di contatto.
  • Igienizzazione trattamento finale (aggiuntivo e non obbligatorio) che tramite dispositivi di ultimissima generazione, fabbricati da aziende di primaria importanza che producono anche macchine medicali per ozono, va a saturare di ozono l’ambiente da trattare rispettando scrupolosamente i tempi indicati nelle tabelle del costruttore.

L’ozono prodotto agisce nell’ambiente circostante e una volta finito il suo ciclo di lavoro, in breve tempo ritorna a essere semplice ossigeno, senza lasciare residui nocivi o dannosi per la salute.

L’OZONO IN NATURA

L’Ozono prende vita nella stratosfera, per mezzo dei raggi uv e delle scariche elettriche dei fulmini. Composto da tre molecole di ossigeno (o3), è un gas instabile (gassoso, a 20 °C ha un tempo di dimezzamento di tre giorni, in soluzione acquosa di 20 minuti), e allo stato liquido è esplosivo. Per questo non può essere conservato, e deve essere prodotto al momento dell’uso.

L’OZONO PRODOTTO DAI GENERATORI

Per produrre artificialmente l’Ozono vengono utilizzati particolari macchinari chiamati“generatori di ozono”. All’interno del dispositivo sono presenti uno o più gruppi generatore di ozono, alimentati da un trasformatore elevatore di tensione.
L’energia fornita dal trasformatore collegato a sua volta al tubo generatore di ozono, viene spesa per scindere la molecola di O2 in O atomico, che combinandosi con le molecole di O2, sempre in eccesso, permette la sintesi della molecola triatomica dell’ozono. Pertanto, all’ingresso entra O2 e all’uscita si ottiene una miscela di gas composto da O2 e O3.
La quantità di O3 prodotta è determinata da tre fattori:

  • Voltaggio: la concentrazione finale di O3 sale in modo non proporzionale all’aumentare della tensione applicata.
  • Spazio tra gli elettrodi: questo parametro influenza la produzione di O3 ed è importante per rendere più graduale l’aumento della sua concentrazione.
  • Portata O2: questo viene espresso in litri per minuto (l/min) e generalmente può essere regolato da 0.1 a un massimo di 1 l/min. La concentrazione di O3 in uscita è inversamente proporzionale al flusso di O2 e pertanto, nell’unità di tempo, la concentrazione di O3 è tanto più elevata quanto più basso è la portata di O2 e viceversa.

IGIENIZZAZIONE ARIA E TESSUTI CON OZONO

Per l’igienizzazione degli ambienti EKOTORRE utilizza un dispositivo che eroga una concentrazione massima ozono di 10 ppm. L’igienizzazione per mezzo di generatore di ozono è indicata in tutti gli ambienti pubblici e privati:

  • Hotel
  • Palestre
  • Ristoranti
  • Centri commerciali
  • Supermercati
  • Negozi
  • Ospedali
  • Camere mortuarie
  • Scuole
  • Uffici
  • Abitazioni

NB: EKOTORRE NON EFFETTUA ALCUN UN SERVIZIO DI SANIFICAZIONE UTILIZZANDO ESCLUSIVAMENTE L’OZONO POICHE’ SI TRATTA DI UN TRATTAMENTO FINALE AGGIUNTIVO E NON OBBLIGATORIO CHE VA DEODORARE E IGIENIZZARE L’ARIA DEL LOCALE OGGETTO DI INTERVENTO. NON ARRIVATE AL MOMENTO DELL’EMERGENZA. USATE LA PREVENZIONE LA SICUREZZA DI TUTTI DEVE ESSERE AL PRIMO POSTO

 

Hai bisogno di un intervento di sanificazione?

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Sanificazioni: come difendersi dalle truffe https://www.ekotorre.it/sanificazioni-difendersi-truffe/ Thu, 12 Nov 2020 11:53:36 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2390 Con l'inizio dell'estate ci eravamo illusi che il Covid-19 fosse finito definitivamente nell’angolo, sconfitto per sempre. Abbiamo abbassato la guardia e lui è ritornato all'attacco, forte più di prima. Continuano a crescere i contagi in Italia, la seconda ondata è entrata ormai a pieno regime. Le disposizioni ministeriali di contrasto alla diffusione del Coronavirus prevedono [...]

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Con l’inizio dell’estate ci eravamo illusi che il Covid-19 fosse finito definitivamente nell’angolo, sconfitto per sempre. Abbiamo abbassato la guardia e lui è ritornato all’attacco, forte più di prima. Continuano a crescere i contagi in Italia, la seconda ondata è entrata ormai a pieno regime. Le disposizioni ministeriali di contrasto alla diffusione del Coronavirus prevedono l’obbligo di sanificazione per molti ambienti, situazione che ha generato un vero e proprio far west nel settore, tra prezzi folli e truffe nei confronti di imprese, condomini ed esercizi commerciali.

DITTE DI SANIFICAZIONI IMPROVVISATE

Cresce la domanda di sanificazioni e cresce l’offerta, con imprese di pulizia abilitate a questo genere di servizi spuntante come funghi dall’oggi al domani. Sanificatori improvvisati che, generando un falso senso di sicurezza, mettono in pericolo la salute dei cittadini oltre a creare anche un danno all’ambiente. In una recente intervista a “Mi Manda Rai Tre” il Presidente dell’ANID, Associazione Nazionale Imprese di Disinfestazione, dott. Marco Benedetti  ha chiarito bene la situazione: “Queste società creano dei siti web e delle pubblicità sui social molto accattivanti. L’unica avvertenza è quella di verificare all’interno della camera di commercio che la società sia iscritta all’interno della 274 come attività di sanificazione con il codice ateco 812910, è l’unico documento che attesta giuridicamente che l’azienda svolge regolare attività di sanificazione”.

IL CODICE ATECO 812910 COME UNICA GARANZIA

Un punto, questo molto importante e che è bene rimarcare perchè spesso al termine del servizio l’impresa rilascia al cliente un attestato volto a certificare l’attività, come fonte di garanzia assoluta anche per il cliente finale, ma non è così perchè l’unica garanzia è fornita dal Certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio con il Codice Ateco 812910 e dove, in base alla Legge 274/97, deve essere ben presente il direttore tecnico dell’azienda.

Come abbiamo già ampiamente descritto in un precedente articolo del blog (Disinfezione professionale contro virus e batteri) la sanificazione è il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti. La sanificazione professionale va effettuata seguendo due fasi distinte: la pulizia e la disinfezione ambientale dei locali, e solo l’utilizzo di prodotti specifici consigliati dal Ministero della Salute (0005443-22/02/20-DGPRE-DGPRE-P) e corrette procedure di impiego degli stessi, consentono di abbattere realmente ogni tipo di virus e batteri, ivi compreso il temuto Covid-19. In alcuni casi durante le operazioni di pulizia, in ambienti particolarmente sporchi, possono emergere situazioni di infestazioni di insetti parassiti o ratti per cui si rende necessario attuare anche interventi di disinfestazione e/o derattizzazione.

L’IMPORTANZA DI AFFIDARSI A DITTE ABILITATE PER LEGGE

Affidarsi a imprese di sanificazione abilitate e operanti a norma di legge diventa ancor più importante se si pensa che in caso di contagio di un dipendente sul luogo del lavoro, viene meno qualsiasi responsabilità civile o penale del datore di lavoro.
Il Governo infatti ha chiarito che il rispetto dei protocolli esclude la responsabilità dell’imprenditore, che quindi eviterebbe contestazioni sia di natura civile che di natura penale nel momento in cui operasse nel pieno rispetto delle leggi. Affidarsi ad imprese di Sanificazione non certificate quindi, può significare nel migliore dei casi svolgere un lavoro inutile, nel peggiore causare danni anche irreparabili a superfici e materiali presenti all’interno dei locali, o anche alla salute delle persone che quei locali li frequentano, oltre a rappresentare un errore che si potrebbe pagare a caro prezzo anche dal punto  di vista giuridico.

Qualità dei servizi erogati e sicurezza nei processi di lavoro sono i cardini su si regge EKOTORRE s.r.ltutti i nostri interventi di disinfezione e sanificazione, disinfestazione, derattizzazione e autospurgo  oltre ad essere espletati da personale altamente specializzato, seguono procedure dettagliate consentendo il controllo totale sui processi.

La nostra azienda oltre al possesso dei requisiti di legge necessari allo svolgimento della professione (come riportato nella Visura Camerale codice Ateco 812910) è Certificata UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN 16636:2015.Ekotorre s.r.l è inoltre iscritta all’ANID con il certificato di iscrizione n.0481. L’iscrizione comporta il pieno rispetto del Codice Deontologico dell’Associazione che prevede un’attenzione specifica nei riguardi dei servizi della Disinfestazione e sulla professionalità degli Operatori.

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Il gatto non caccia più i topi. Crolla un mito duro a morire https://www.ekotorre.it/gatto-contro-topi-crolla-mito/ Mon, 13 Jul 2020 10:47:12 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2362 Avere un gatto domestico può davvero risolvere il problema dei topi in casa? Sembrerebbe proprio di no. Uno studio pubblicato su "Frontiers in Ecology and Evolution" coordinato dalla "Fordham University di New York" smentisce questo falso mito. Nella Grande Mela è pratica comune lasciare i gatti liberi per i quartieri con lo scopo di controllare [...]

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Avere un gatto domestico può davvero risolvere il problema dei topi in casa? Sembrerebbe proprio di no. Uno studio pubblicato su “Frontiers in Ecology and Evolution” coordinato dalla “Fordham University di New York” smentisce questo falso mito. Nella Grande Mela è pratica comune lasciare i gatti liberi per i quartieri con lo scopo di controllare l’invasione dei ratti che, come è noto, nelle metropoli (Roma compresa) crescono e proliferano a dismisura.

Dai video girati con telecamere ambientali in un sobborgo di New York è emerso che l’unico effetto dei gatti sui topi è che questi ultimi tendono a restare nascosti nelle tane per paura di essere predati, ma continuano a infestare cantine, seminterrati, magazzini e strade. Ecco perché la percezione comune è che in presenza di gatti i topi spariscono: in realtà ci sono, soltanto non si vedono.

Il gatto dà la caccia al ratto solo in presenza di determinate condizioni: deve essere affamato, non deve avere in alternativa prede meno rischiose da aggredire (spesso i ratti sono più grandi dei felini) e ha bisogno dell’effetto sorpresa.

Cercare di risolvere il problema dell’invasione dei ratti in città affidandosi esclusivamente ai gatti può anzi avere conseguenze negative: i felini, dopo aver rinunciato a predare i topi, andranno comunque a caccia di prede più piccole e indifese, come lucertole, uccellini e piccola fauna selvatica finendo per costituire secondo i ricercatori una “minaccia per l’ecosistema urbano”.

Ekotorre mette in atto interventi di derattizzazione accurati e completi partendo dal sopralluogo dell’area infestata fino ad arrivare a costanti monitoraggi post- intervento.

L’utilizzo di erogatori di sicurezza con chiusura a chiave garantisce che nessuno possa venire accidentalmente a contatto con l’esca.
Tutti i prodotti utilizzati sono registrati presso il Ministero della Salute e sono corredati di una scheda tecnica e di una scheda di sicurezza.

Il costo della derattizzazione (a partire da 99 euro)  dipende dal numero di interventi che è necessario eseguire e dal tipo di prodotto impiegato.

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Autospurgo Roma e provincia, l’importanza di affidarsi a professionisti del settore https://www.ekotorre.it/autospurgo-pulizia-fosse-biologiche-roma-provincia-costo-autospurgo/ Wed, 03 Jun 2020 09:34:58 +0000 https://www.ekotorre.it/?p=2250 La pulizia della fossa biologica, della fossa Imhoff e del pozzo nero, ovvero lo svuotamento acque nere (scarichi provenienti da wc e lavabi), è un intervento che va effettuato almeno una volta l’anno per garantire una corretta funzionalità dell’impianto, ed evitare spiacevoli inconvenienti come l’intasamento della rete fognaria o la risalita di cattivi odori [...]

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La pulizia della fossa biologica, della fossa Imhoff e del pozzo nero, ovvero lo svuotamento acque nere (scarichi provenienti da wc e lavabi), è un intervento che va effettuato almeno una volta l’anno per garantire una corretta funzionalità dell’impianto, ed evitare spiacevoli inconvenienti come l’intasamento della rete fognaria o la risalita di cattivi odori dagli scarichi (leggi anche Consigli pratici pozzi neri e fosse biologiche).

Come funziona l’autospurgo

L’operazione richiede l’intervento di ditte specializzate di autospurgo che, mediante appositi automezzi dotati di pompa del vuoto, “aspirano” i liquami contenuti nella fossa facendoli confluire in un’autocisterna. Una volta terminata l’operazione i liquami “aspirati” vengono trasportati presso i depuratori autorizzati per destinarli al trattamento previsto.

Interventi con Canal jet

Per servizi di autospurgo in spazi limitati, come ad esempio il garage di un condominio o il centro storico della città, Ekotorre si avvale dell’ausilio di Canal jet.

Grazie alla forza dell’acqua erogata a pressione attraverso il canal jet, è possibile eliminare ogni ostruzione delle fognature (radici nelle tubazioni, calcare, sporco ostinato, corpi estranei). L’intervento di spurgo fognature viene eseguito solo ed esclusivamente con ausilio di autospurgo e operatori specializzati.

Cos’è il FIR

Per avere la certezza che la ditta di autospurgo a cui ci si è affidati operi secondo legge, ed evitare una denuncia penale nel caso di non corretto smaltimento, è importante che la stessa faccia compilare al proprietario di casa il Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) rilasciandogli la prima copia. Il FIR è un documento che accompagna il trasporto dei rifiuti e contiene tutte le informazioni utili a risalire al tipo di rifiuto, alla sua provenienza, al soggetto che lo trasporta e al luogo di destinazione. Successivamente il committente, riceverà la “quarta copia” del Formulario, che attesta l’avvenuto smaltimento del rifiuto.

Costi autospurgo

Ekotorre vanta un ampio parco macchine con autospurgo di piccole e grandi dimensioni. Grazie alla svariata tipologia di autocarri a disposizione, alla reperibilità giorno e notte, è in grado di intervenire per risolvere ogni problematica. Preventivo e sopralluogo gratuito, pronto intervento h24 su Roma e provincia anche in zona ZTL. Ekotorre garantisce un costo per autospurgo tra i più competitivi del mercato offrendo un servizio di pulizia degli scarichi fognari con un ottimo rapporto qualità-prezzo e senza sorprese finali.

Servizi connessi all’autospurgo

EKOTORRE offre una vasta gamma di servizi connessi all’attività di spurgo fogne su Roma e Provincia:

  • Canal jet
  • Videoispezioni fognature
  • Pulizia fosse biologiche
  • Pulizia fossa Imhoff

Leggi anche Fosse biologiche e pozzi neri i liquami entrano in casa

Hai bisogno di un intervento di spurgo o aspirazione della fossa biologica?

Pronto intervento EKOTORRE
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