Capita assai di frequente che le colonne di scarico condominiali si intasino generando cattivo odore nei bagni e malfunzionamento nel regolare deflusso dei reflui. Nei casi più gravi, specie se si tratta di una conduttura datata, è possibile che si verifichi la rottura vera e propria dei tubi con possibili allagamenti e conseguenti disagi ben più gravi.
Cos’è e come funziona la colonna di scarico
La colonna di scarico è una struttura in muratura contenente tubi e raccordi posti in posizione verticale in un edificio, la cui funzione è quella di convogliare le acque di scarico provenienti dalle unità immobiliari di proprietà esclusiva, per poi consentire il getto nella fossa biologica condominiale o nella fognatura pubblica.
Quando la colonna di scarico è in salute e funziona correttamente, il passaggio delle acque nere, dai punti di deflusso delle acque reflue verso il sistema fognario delle abitazioni o la fossa biologica, avviene in maniera regolare. L’acqua al suo interno scorre per gravità atmosferica, e di conseguenza i liquami scendono nei tubi spinti dal loro stesso peso.
La colonna di scarico si intasa quando all’interno dei tubi si creano delle incrostazioni di calcare, “tappi” di materiale grasso e accumuli di materiale non biodegradabile (assorbenti, salvaslip, salviettine, cottonfioc ecc.), che impediscono il regolare deflusso dell’acqua e dei liquami. Per questo una corretta pulizia della colonna di scarico, e una regolare pulizia della fossa biologica ad opera di ditte specializzate possono evitare situazione che potrebbe comportare una spesa più onerosa per riparare il danno.
Chi paga l’intervento?
La colonna di scarico, in quanto parte integrante dell’impianto fognario condominiale, è parte comune per cui il costo sostenuto per un eventuale intervento di disotturazione o riparazione della stessa, deve essere ripartito tra tutti i condomini le cui pertinenze sono servite dalla colonna di scarico in questione sulla base dei millesimi di proprietà.
Nel dettaglio la misura delle spese è indicata dall’art. 1123 del Codice Civile che fa riferimento a tre criteri:
- criterio di suddivisione delle spese in base ai millesimi di proprietà (primo comma);
- criterio di ripartizione in base all’uso, di cui gli artt. 1124 e 1126 rappresentano una specificazione (art. 1123, secondo comma, c.c.);
- suddivisione delle spese in ragione di un accordo tra tutti i condòmini (la diversa convenzione di cui al primo comma).
Il terzo comma chiarisce che «qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condòmini che ne trae utilità».
Parliamo in questo caso del cosìdetto condominio parziale, per cui va da se che una colonna di scarico in uso esclusivamente ad una parte dei condòmini qualora necessiti di un intervento di riparazione/disostruzione il costo deve essere sostenuto solamente dai condòmini che la utilizzano, sulla base dei millesimi di proprietà.
Qualora l’intervento venga richiesto in urgenza da un condomino, la fattura verrà poi intestata all’intero condominio.
Come interviene Ekotorre
In caso di malfunsionamento della colonna di scarico, il team Ekotorre interviene effettuando in primis una videoispezione: tramite l’ausilio di una mini telecamera. Una volta individuato in tempi rapidi e con la massima precisione il punto esatto dell’intasamento un tecnico specializzato, attraverso macchine operatrici Canal jet, naspi ad alte pressioni e macchine stasatrici pneumomeccaniche, interviene asportando eventuali corpi estranei presenti all’interno della colonna di scarico. Dopo l’intervento la colonna di scarico sarà di nuovo libera e pulita, tornando alla sua piena funzionalità.
Perchè scegliere la nostra azienda
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