Con l’arrivo della primavera ci sono buone probabilità di imbattersi nella Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e nella Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea). Questo insetto, che nidifica su pini, cedri, larici e quercie, da adulto si trasforma in una inoffensiva falena ma nello stadio larvale può essere pericoloso per gli esseri umani e addirittura letale per gli animali, soprattutto per i cani.

Caratteristiche

La Processionaria del pino, come la Processionaria della quercia, è un insetto appartenente alla famiglia delle Notodontidae, ordine dei Lepidotteri. Il suo nome è dato dalla caratteristica “processione” che forma quando si muove in fila indiana insieme a più esemplari. Si nutre di foglie e aghi di pino, ed è capace di distruggere intere foreste. La Processionaria è attiva durante i mesi freddi, mentre in estate si rintana sotto terra protetta da un bozzolo. Solo ad Agosto esce dal terreno trasformandosi in falena e vola alla ricerca di piante dove poter deporre le uova. Ogni esemplare produce circa 300 uova che si schiudono dopo circa 4 settimane. I bruchi vivono in gruppo, nei tipici nidi filamentosi.

Comportamento

Appena avverte un pericolo la processionaria rilascia nell’aria i peli urticanti che ricoprono il suo corpo e la loro forma uncinata gli permette di agganciarsi alla vittima provocando reazioni cutanee, alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie. Il periodo di maggior rischio di contatto con le processionarie inizia a marzo, fase in cui solitamente le larve abbandonano i nidi, e dura almeno fino alla fine di aprile.

Come combatterla

La disinfestazione dei bruchi di processionaria in Italia è obbligatoria dal 2008 e deve essere fatta da professionisti. Ekotorre interviene con diverse metodologie in grado di debellare l’infestazione (seguendo anche le linee guida dettate dai Comuni):

ENDOFUSIONE: si tratta di una tecnica innovativa basata sull’iniezione al tronco di uno specifico principio attivo. Tale sostanza insetticida entra e inizia a circolare all’interno del sistema vascolare della pianta proteggendola per l’intera stagione.

BACILLUS THURIGIENSIS: è un batterio utilizzato nella lotta microbiologica alla Processionaria. L’insetticida biologico viene irrorato sulla pianta e a contatto sulla larva la paralizza, intaccando i suoi centri nervosi.

TRAPPOLE MECCANICHE: si tratta di particolari dispositivi che vengono installati sui tronchi, e catturano gli insetti durante la discesa.

TRAPPOLE AI FERORMONI: i ferormoni sono delle particolari sostanze chimiche che la femmina rilascia durante il periodo dell’accoppiamento per attirare il maschio. Le trappole ai ferormoni hanno l’effetto di confondere il maschio nella ricerca della femmina, evitando quindi l’accoppiamento e la nascita di nuovi insetti. Questo metodo consente di monitorare la riproduzione della processionaria.

RIMOZIONE MECCANICA DEL NIDO: con adeguate protezioni e la giusta strumentazione, tecnici specializzati rimuovono manualmente i nidi della processionaria dagli alberi infestati. Tale intervento va effettuato nel periodo invernale.

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